Giovedì 7 agosto ha ricevuto il “Premio Fedeltà”. Il sindaco Canepa: “Riconoscimento a famiglie ed amici che vengono a trovarci con assiduità, testimoniando il legame affettivo creatosi tra la città ed i suoi ospiti”
E’ una storia di vacanze ad Alassio che, anno dopo anno, celebra le 59 estati quella di Erhard Turnwald che, giovedì 7 agosto, ha ricevuto dal sindaco Enzo Canepa il “Premio Fedeltà”. “Per la terza volta in questi mesi estivi – dichiara il primo cittadino di Alassio – premiamo famiglie ed amici che vengono a trovarci con assiduità, testimoniando il legame affettivo che si crea tra la nostra città ed i suoi ospiti. Un segno di gradimento che ci spinge a proseguire il lavoro per migliorare la loro permanenza ed aggiungere nuove pagine all’album dei ricordi condiviso”.
Cittadino tedesco ed alassino di adozione dal 1955, il signor Thurnwald vanta una storia personale degna di nota: nato in quella che oggi si chiama Repubblica Ceca, al termine della Seconda guerra Mondiale fu deportato, come altri cittadini di lingua tedesca, con la famiglia in Baviera, nei pressi di Rosenheim. Nel 1950 apprese il mestiere di sarto, iniziando poi il lavoro in fabbrica. Negli anni ’50 l’Italia, ed Alassio in particolare, erano meta ambita per molti connazionali e per Erhard Turnwald iniziò una permanenza che prosegue tutt’oggi e che gli ha conquistato molti amici nella città del Muretto. Tanto da sentirsi dire: “Tu non vieni in Italia, tu vieni dagli italiani”.