“Una volta si diceva ‘Fermate il mondo, voglio scendere’. Ora il rischio è che voglia scendere il mondo, perché nel mondo digitale, nell’era dell’intelligenza artificiale, chi si ferma è perduto. Siamo risucchiati dal vortice dell’urgenza, dalla smania di riempire ogni buco delle nostre giornate. Eppure la vita non è una corsa, le pause creative sono la chiave per ritrovare l’energia, dosarle può ridurre il rischio di cancro, infarto, diabete, demenze. Questa è scienza, non magia” spiega la giornalista Eliana Liotta nel suo ultimo saggio La vita non è una corsa. In collaborazione con agli specialisti dell’Università dell’Ospedale San Raffaele di Milano, Liotta disegna un percorso di soste possibili, per imparare a rispettare i tempi del nostro corpo e della nostra mente: le pause secondo natura, previste dai nostri bioritmi; le pause dei pensieri lenti, che passano per la ricerca di un equilibrio tra lavoro e privato; le pause sentimentali, che costruiscono e rafforzano i nostri legami con gli altri,; le pause non negoziabili, personalissime, a cui si deve il proprio senso di benessere.
ELIANA LIOTTA è autrice di libri di successo, come La dieta Smartfood, in collaborazione con l’Istituto europeo di oncologia (IEO), tradotto in oltre 20 Paesi, L’età non è uguale per tutti, Prove di felicità e Il cibo che ci salverà. La svolta ecologica a tavola per aiutare il pianeta e la salute, da cui ha tratto cinque monologhi in onda su Rai 1. Docente di Editoria scientifica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, firma due rubriche settimanali sul Corriere della Sera (su Io Donna e sulle pagine domenicali di salute) e dirige il mensile Benessere. Tra i riconoscimenti, il premio Montale per la saggistica e il Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano.