La prima puntata, dedicata alla nascita e alla storia del Muretto, è già disponibile sul canale Spotify di Ligyes e sulle pagine social del Festival. La serie proseguirà con una nuova puntata ogni venerdì fino al 17 novembre, quando il ciclo sarà chiuso da una doppia intervista a due donne figlie di celebri personaggi che ad Alassio hanno lasciato il segno: Angela Berrino, figlia di Mario Berrino, creatore del Muretto, e Matilde Tomagnini , figlia di Carlo Tomagnini, il principale artefice del pre-ritiro ad Alassio della Nazionale dei Mondiali 1982.
Uno spaccato dell’Italia del dopoguerra fino ai giorni nostri raccontato dalle colorate piastrelle del muretto attraverso la cronaca del direttore del TGR Liguria.
“Alassio ha visto passare centinaia di illustri personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, della musica, della letteratura e di tutte le arti che hanno reso il nostro Paese unico nel mondo – ricorda il Sindaco di Alassio Marco Melgrati- E ognuno di loro ha lasciato in questo angolo di Liguria un segno indelebile del proprio passaggio. Un riconoscimento che ogni anno Alassio consegna a un messaggero di cultura internazionale. Una firma che ogni anno va a impreziosire il nostro Muretto di famosi. Iniziato come un vezzo, è diventato un capitolo importante della storia alassina e del costume italiano.”
Sono tantissimi i campioni dello sport che hanno firmato la piastrella di ceramica presente sul Muretto. Dal campionissimo per eccellenza, quel Fausto Coppi che sulla bici si guadagnò il soprannome a suon di vittorie, ad Alberto Tomba, imbattibile sugli sci, a Sara Simeoni, la prima donna a saltare in alto oltre i due metri. Nel mondo della musica decine i nomi che hanno fatto epoca. I primi a firmare la piastrella furono i quattro componenti del Quartetto Cetra. Da allora si sono aggiunti cantautori impegnati, come Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini, insieme a tanti altri cantanti che hanno scalato le classifiche, come Adriano Celentano, Fred Bongusto, Franco Califano. E immancabili i divi del cinema e della televisione come De Sica e Mike Bongiorno, passando dal teatro, con Franca Rame, arrivando alla letteratura, con uno scrittore che ha fatto epoca: Giovanni Guareschi, il papà di Peppone e don Camillo.