Lo disse Antonio Boscione: “L’essere Alassini non è una questione di anagrafe, ma essere pervasi da uno stato d’animo”; e diciamolo: tra le pagine dell’ultima fatica letteraria di Beppe Rizzo, l’orgoglio alassino è ben delineato, complice i racconti di alcune delle figure più note della città, di “quei personaggi che hanno lasciato una significativa traccia nella storia di Alassio” come egli stesso scrive nella premessa.

“Visti da vicino – Le vite degli altri” è il titolo del libro che, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, è stato recentemente dato alle stampe ed è ora consultabile presso la Biblioteca Civica di Alassio.
“L’intenzione dell’Autore – sottolineano dall’amministrazione comunale – è stata quella di togliere dall’oblio personaggi che, ad Alassio, hanno lasciato un segno e una traccia tangibile della loro cultura e disponibilità nei confronti della cittadinanza. L’Assessorato alla Cultura ha ritenuto valida questa iniziativa e ha preso in carico l’onere della stampa anche in segno di riconoscenza e ricordo per gli eredi delle persone descritte nel libro”.

“Ogni città – aggiungono – ha la sua storia e i suoi volti. Beppe Rizzo in questo libretto ha saputo unire l’amore per la sua città adottiva, con il ricordo ammirato di persone che hanno rappresentato Alassio. Le pagine scorrono veloci e ci accompagnano alla riscoperta dell’Alassio di un tempo, seguendo i percorsi lavorativi e contemporaneamente personali di diversi nostri concittadini. Per i tanti assidui frequentatori della rivista “L’Alassino” si tratta di pagine già pubblicate, ma grazie a questa raccolta si potranno leggere tutte d’un fiato. I ricordi sono beni preziosi e questo libro ce le offre un eccellente esempio”.
Antonio “Tunin” Carossino, Tommaso Schivo “Tomschi”, Santino Bruno Pezzuolo “Pessö”, Emanuele “Nello” Aicardi, Traiano “Nino” Testa, Giannetto Beniscelli, Francesco Guido “Gibba”, Mario Berrino, Claudio Bottelli, Antonio “Nino” Bruzzone, Roberto Baldassarre, Carlo Bertolino, Luciana Grollero e Caterina Aicardi, Luigi “Gino” Zunino, Mario Richero, Carlo Tomagnini, Antonio Boscione, Giuseppe “Bebi” Becchi, Gianfranco Melgrati, Francesco Iebole, Enzo Briozzo e Dante Schivo: ecco l’elenco dei nomi e dei volti che emergono dai ricordi di Beppe Rizzo, messinese di nascita, ma alassino di adozione.
“Adesso che molti di loro hanno lasciato questa vita – scrive – ho deciso di tracciarne un breve tratto biografico, semplicemente per averli incontrati, conosciuti, aver parlato con lor, aver condiviso amicizia, insomma averli “visti da vicino” e con i quali ho trascorso spesso momenti che mi hanno dato un arricchimento interiore. E soprattutto per aver imparato che ogni esser eumano dà il suo contributo, piccolo o grande, all’inevitabile ed essenziale progresso dell’umanità”.