In pochi mesi il cantiere del plesso scolastico delle nuove Ollandini ha cambiato volto. Sui social il Sindaco, gli Assessori Invernizzi e Macheda puntualmente pubblicavano attraverso le immagini lo stato di avanzamento dei lavori, ma stamani le porte del cantiere di Via Gastaldi non si sono aperte solo agli addetti ai lavori.
“Ho voluto coinvolgere – spiega lo stesso Assessore all’Edilizia Scolastica e alle Politiche Scolastiche, Fabio Macheda – anche la dirigente scolastica Sabina Poggio e, tramite lei, una rappresentativa dl corpo docente in una prima visita a visionare gli spazi, gli ambienti della nuova scuola”.
A far da cicerone il progettista e direttore dei lavori Federico Frappi.
Il percorso partiva dall’ingresso del plesso scolastico invariato rispetto al passato, dunque su lato strada, per mantenere una prassi ormai consolidata. Da qui sono stati visionati gli spazi per la mensa, la biblioteca, i laboratori, l’aula magna, la palestra, le aule e gli uffici.
“Si tratta di spazi ormai definiti e consolidati – aggiunge Macheda – che lasciano ben comprendere quale potrà essere l’effetto finale e la fruibilità ai fini didattici. Il coinvolgimento della dirigente scolastica e del corpo docente è finalizzato alla definizione degli ultimi dettagli rispetto ad arredi, corredi, dotazioni tecniche magari inizialmente non previste”.
“Non è stato semplice rispettare i tempi – ha aggiunto l’Assessore ai Lavori Pubblici, Rocco Invernizzi – perché l’aumento dei prezzi avrebbe potuto bloccare il cantiere se non avessimo avuto risorse di bilancio tali da poter integrare le economie richieste. Abbiamo scelto, grazie alla sapiente programmazione dell’Assessorato al Bilancio guidato da Patrizia Mordente, di utilizzare l’avanzo di bilancio, disponibile subito, distogliendolo da altri progetti per evitare il blocco del cantiere e il rispetto del cronoprogramma dei lavori”.
“Le difficoltà sono state davvero molte – aggiunge il sindaco Melgrati – già dalla fase progettuale, stante l’obbligo di rispettare le distanze di 10 metri da due rii che scorrono attorno al nuovo plesso scolastico. E’ la ragione per la quale abbiamo una struttura allungata, ma è anche ciò che ha spinto i progettisti a lavorare su più piani, andando a creare un terzo livello di ampio respiro con spazi aperti che, con il nostro clima possono essere ampiamente utilizzati”.
“Palestra, Aula Magna, altri spazi accessori – spigano ancora i progettisti – sono stati pensati per un utilizzo non limitato ai soli orari scolastici. Si tratta di aree che sono state dotate di servizi e ingressi tali da poter essere accessibili anche al di fuori degli orari della scuola da un pubblico diversificato: si pensi alla palestra per le associazioni sportive o all’aula magna per incontri e piccoli eventi”.
“Un edificio innovativo nella progettazione quindi – conclude Macheda – ma anche nelle modalità con cui è stato costruito, dai materiali utilizzati alle dotazioni previste. Tutto perché la nuova Ollandini sia a tutti gli effetti un edificio a impatto zero sotto il profilo energetico, ma soprattutto sia il luogo ideale dove poter attuare un percorso formativo al passo con i tempi, per le generazioni che verranno”.