Per gli alassini, Emanuele è il figlio di Franco Fasano… per il mondo è “il pianista della stazione”: la sua storia inizia infatti da un pianoforte alla stazione di Milano Centrale. Emanuele passa di lì, il treno è in ritardo, non sa resistere, si siede e inizia a suonare. Qualcuno lo filma e il video finisce in rete, dove diventa virale. Ed è così che il ventenne alassino arriva sui palcoscenici londinesi, diventando una star.
Per il lancio del suo nuovo album ha deciso di puntare in alto. Prima tappa di questa nuova scalata è la realizzazione del video ufficiale del singolo ”Note in Tempesta”. Avvalendosi della collaborazione con il creative director Lorenzo Bramati (line producer di molti video di punta per Fedez, Salmo, Ghali, Blanco, ecc.) e il suo team, Emanuele ha creato un progetto dall’alto impatto visivo e scenico pone al primo piano la sua musica e il suo estro, ma con uno sguardo romantico alle sue radici e alla sua terra d’origine, Alassio e il suo mare, che sono lo splendido contorno alle avventure di questo video.
Il video, curato dalla regia di Davide Masciandaro e Gabriel Lufrano (Achille Lauro, Nahaze & more…), non è altro che il surreale racconto di una notte in barca di Emanuele, nel bel mezzo di una tempesta. Partendo dal tramonto fino all’alba, la tempesta cesserà. L’obiettivo è quello di valorizzare, attraverso il pianoforte di Emanuele, la bellezza del paesaggio ligure e della sua performance: il mare. Inoltre l’isola Gallinara e i pescherecci si mischieranno con l’artisticità nel quadro del pianista sull’oceano. “Dall’entroterra alla costa – spiegano – abbiamo creato un fil rouge tra la bellezza dei paesaggi e la potenza della musica di Emanuele, approfondendo le possibilità narrative che queste location offrono, assecondando il profondo legame tra Alassio ed Emanuele”.
Una nota a margine: sul peschereccio in balia della tempesta Emanuele suona il pianoforte che fu di Enrico Simonetti e che dopo il video è stato affidato all’Associazione Giovani Alassio che lo ha trasferito presso la sede di Palazzo Morteo