A una settimana dell’ultimo DPCM, per intenderci quello che ha limitato le aperture dei negozi e la mobilità delle persone, il Comandante della Polizia Municipale di Alassio, Francesco Parrella, stila un primo bilancio degli interventi effettuati.
“Sono 130 le autocertificazioni raccolte da cittadini fermati mentre, o a piedi o con veicoli, si spostavano in città; oltre 250 le persone avvisate in via preventiva, 64 le attività controllate tra quelle che, sempre secondo il DPCM, hanno facoltà di tenere aperto al pubblico. Tra queste, per alcune, stiamo verificando il rispetto dei parametri di sicurezza. Sono infine 7, al momento, le persone denunciate ex art 650 del Codice Penale per essere state colte fuori dalle proprie abitazioni senza un giustificato motivo, ma sono in corso ancora le verifiche sulle autocertificazioni”.
“Vorrei infatti che fosse chiaro – spiega Parrella – che l’autocertificazione non è un nulla osta o un lasciapassare, ma una dichiarazione del cittadino che dichiara di rientrare nella casistica delle poche deroghe ammesse dal DPCM e si assume la responsabilità di quanto dichiarato”.
“Vorrei anche aggiungere – prosegue – che la deroga per la corsetta o per la spesa è da intendersi nelle zone immediatamente adiacenti alla propria abitazione. Non è momento di capricci, ma di necessità contingenti, anche perchè, come ci viene chiesto a più livelli, dal Governo, dalle Prefetture, dagli stessi cittadini che hanno compreso l’importanza del #iorestoacasa, ci sarà un’ulteriore stretta sui controlli”.
“Per questo – la conclusione di Parrella – vorrei ringraziare tutto il personale della Polizia Municipale di Alassio – per il lavoro che stanno facendo, perché ne siamo tutti consapevoli, è stato catapultato in una realtà operativa inedita, rischiosa, in certi momenti anche surreale”.
“Un ringraziamento cui mi associo – aggiunge Angelo Galtieri, Vice Sindaco di Alassio – perchè mentre stiamo invitando la cittadinanza a stare nelle proprie case, ci sono molte, moltissime persone, che vorrebbero poterlo fare e non possono per professionalità, dovere civico, senso di responsabilità”.