Dopo la conclusione, ad agosto, della conferenza dei servizi relativa ai lavori di ripascimento strutturale e dell’allungamento del Molo Ferrando – progetto finanziato con i fondi della Protezione Civile per un totale di 3.500.000 euro – il Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da ELCA srl e dal Consorzio Stabile Angedil scarl di Favara, è risultato il miglior offerente per l’appalto, la cui base di gara ammontava a 2.750.000 euro, con un ribasso del 22%. La gara ha visto la partecipazione di 52 imprese sulle 99 ditte invitate che avevano espresso manifestazione di interesse. L’aggiudicazione sarà effettuata dopo la verifica dei requisiti generali previsti dalla normativa.
Il progetto prevede il ripascimento di circa 40.000 metri cubi di sabbia proveniente da cava sottomarina, con l’ipotesi di estendere l’intervento fino a 15.000 metri cubi aggiuntivi, qualora la cava si rivelasse sufficiente. Diversamente, la restante parte verrà prelevata da cava terrestre, scegliendo le sabbie più idonee dal punto di vista del colore, della granulometria e della composizione chimica.
Nell’ambito del progetto è previsto l’allungamento soffolto del Molo Ferrando di circa 100 metri lineari, al fine di migliorare la capacità di intercettare i sedimenti sabbiosi utili al ripascimento dell’arenile e alla protezione dell’abitato. Questa soluzione, in quanto sommersa, non avrà alcun impatto visivo, preservando così l’integrità paesaggistica e ambientale della zona.
L’inizio dei lavori è previsto per l’inizio del nuovo anno, per concludersi prima delle vacanze pasquali.
Nonostante le criticità legate ai tempi stretti per l’assegnazione e la gestione della gara – dichiara l’amministrazione comunale – lavorando in stretta sinergia con i tecnici e i funzionari comunali diamo finalmente il via, con molta soddisfazione, a questo progetto così importante per la difesa dell’arenile e dell’abitato di Alassio. Di pari passo a questo progetto continueremo a lavorare con impegno a fianco agli stabilimenti balneari e degli enti competenti, a partire dalla Protezione Civile, per individuare soluzioni efficaci a difesa della costa, cercando, come peraltro abbiamo già fatto più volte, di ottenere per Alassio la realizzazione di una diga soffolta che possa preservare a lungo, in futuro, l’ampiezza della nostra spiaggia, anche quando le risorse straordinarie che la Protezione Civile ha finora destinato potrebbero non essere più disponibili in maniera così massiccia per ulteriori ripascimenti strutturali di questa entità. E’ importante precisare che l’Ufficio regionale di Ecosistema Costiero e Tutela della Costa si è finora sempre espresso in maniera contraria alla nostra richiesta di realizzazione di una diga soffolta, il che rappresenta un ostacolo significativo che speriamo possa essere superato“.