“La musica per me è sempre stata una forza vitale indispensabile-dice Stefano Senardi– imprescindibile e persino terapeutica”. Dopo lo straordinario successo di presentazioni del libro di Stefano Senardi, uno dei più grandi produttori discografici italiani, arriva ad Alassio il nuovo tour di La musica è un lampo, romanzo autobiografico pieno di aneddoti, storie e racconti inediti di una vita straordinaria, vincitore del Premio Macchina da Scrivere 2024. A seguire la proiezione del documentario Franco Battiato – La voce del padrone di Marco Spagnoli, di cui Stefano Senardi è direttore creativo e co-sceneggiatore.
Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio è Stefano Senardi, tra i più grandi produttori discografici italiani, autore del film insieme al regista, e caro amico di Franco Battiato. Partendo da Milano e arrivando fino a Milo, nella casa di Franco Battiato, Senardi incontra personalità molto diverse: Nanni Moretti, Willem Dafoe, Oliviero Toscani, Caterina Caselli, Mara Maionchi, Morgan, Alice, Carmen Consoli, Vincenzo Mollica, Andrea Scanzi, Francesco Messina, Roberto Masotti, Francesco Cattini, Alberto Radius, Carlo Guaitoli e tanti altri che lo conoscevano bene e che possono restituire al pubblico uno spaccato della sua musica e della sua filosofia di vita.
Dopo il grande successo in sala che lo ha imposto come il documentario musicale italiano più visto dal pubblico, la vittoria del Nastro d’Argento come Migliore Documentario nella categoria Cinema, Spettacolo, Cultura il film di Stefano Senardi e Marco Spagnoli è diventato un Dvd per l’etichetta Mustang Entertainment. Per celebrare Franco Battiato, genio indiscusso della musica italiana, propone come contenuto speciale la versione integrale della reunion della band di Battiato quaranta anni dopo la tournée trionfale de La Voce del Padrone che imposero l’album come il primo a superare il milione di copie vendute. Prodotto da RS Productions il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone è un viaggio nella musica e nella vita del musicista siciliano, attraverso le sue esibizioni più significative, immagini di repertorio e i racconti di testimoni d’eccezione che ci restituiscono la sua storia e la sua personalità.
Nel film evento troviamo alcuni brani dell’album ‘La voce del padrone’ e altri selezionati in esibizioni esclusive. Fra i principali: Cuccurucucù, Centro di gravità permanente, Bandiera Bianca, La Cura. Lo score è composto dal Maestro Paolo Buonvino, vincitore del David di Donatello e Nastro D’Argento e autore delle musiche di Muccino e Moretti.
“Franco Battiato è stato e rimarrà un artista unico da tanti punti di vista – ha affermato il regista Marco Spagnoli – e la presenza di Stefano Senardi ci aiuta a comprenderlo sotto diversi aspetti: umano, artistico, amicale, intimo. Ad accompagnarlo in questo meraviglioso viaggio troviamo personalità strepitose dell’entertainment italiano ed internazionale che, per la prima volta, elaborano dinanzi alla macchina da presa una riflessione sul perché e sul come sono stati anche loro protagonisti del lavoro e della vita di questo cantautore”.
“Questo viaggio ha un motivo preciso – ha dichiarato Stefano Senardi – trattare con cura quello che Battiato ci ha lasciato. E riuscire a comprendere il senso ultimo di una vita eccezionale come la sua, raccontandola in una biografia plurale ed intima attraverso i ricordi, gli aneddoti dei suoi amici, i materiali di repertorio e le meravigliose canzoni di questo artista straordinario e indimenticabile. Speriamo di esserci riusciti”. Il film è dedicato alla memoria di Roberto Masotti, fotografo storico di Battiato, nonché del suo musicista e amico Alberto Radius, entrambi scomparsi dopo le riprese e l’uscita del film.
Un appuntamento importante per Ligyes che vede in dirittura d’arrivo la musica come grande protagonista di questo Festival che chiuderà sabato 31 agosto con la proclamazione del vincitore per il Premio “Un autore per l’Europa”, 30esima edizione.
“Anche quest’anno abbiamo voluto che Alassio e Piazza Partigiani fossero quinte e palco d’eccellenza per spettacoli di grandissima risonanza mediatica: Stefano Senardi è un grande professionista del mondo discografico italiano, un amico e un grande artista. L’abbiamo fortemente voluto come direttore del nuovo Premio Alassio per la Musica e siamo lieti di riaverlo con noi sabato 24 agosto.” dichiara il sindaco di Alassio Marco Melgrati.
Stefano Senardi – Nato a Imperia nel 1956, Stefano Senardi è uno dei più grandi produttori discografici italiani. È stato direttore generale della CGD East West, in seguito Presidente della Polygram e fondatore della sua etichetta NuN Entertainment. Ha seguito la carriera e ha lavorato insieme a moltissimi artisti, tra i quali Franco Battiato, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Jovanotti, Zucchero, Madonna, Pavarotti, Simply Red, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Pino Daniele, i CSI. È stato direttore artistico di Radio Fandango. È tuttora membro del consiglio direttivo del Club Tenco. Sua la serie 33 giri Italian Masters, inventata per Sky Arte. Ha inoltre curato e pubblicato per Rizzoli Lizard insieme a Francesco Messina L’alba dentro l’imbrunire, una storia illustrata di Franco Battiato, è direttore creativo e co-sceneggiatore del film Franco Battiato – La voce del padrone, per la regia di Marco Spagnoli, il documentario musicale italiano di maggior successo al box office nel 2022, vincitore del Nastro d’argento 2023.
La Voce del Padrone – Un viaggio musicale. Un viaggio fisico, ma anche ideale, da Nord a Sud dell’Italia per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso testimoni d’eccezione che ci restituiscono la storia e la personalità di Battiato. Un racconto che, tra arte e memoria, non solo renda omaggio alla storia del musicista e del suo storico album ‘La Voce del Padrone’, ma riesca anche a celebrare l’eredità morale ed estetica di questo cantautore unico.
Il libro La vita è un lampo – Come scocca una scintilla, quella racconta in La musica è un lampo? Da Piccolissima serenata e Torero, lato A e B di un 45 giri di Renato Carosone, ai dischi dei suoi eroi di quando aveva dieci anni: Rokes, Equipe 84, Corvi, Nomadi. All’amore immediato e definitivo per la musica che esplode grazie a un album doppio dei Beatles, il White Album arrivato da Londra. Era il 1969 e fu il segno di un destino. E da lì in poi le fughe ribelli dell’adolescenza e della giovinezza scapigliata, in pullman o in autostop, verso i più bei concerti di tutta Europa. E poi il più significativo incarico alla Polygram a soli trentaquattro anni e una brillantissima carriera costellata di incontri con uomini straordinari. Dall’amicizia con Franco Battiato al racconto degli indimenticabili concerti dei Rolling Stones o del camaleontico David Bowie sotto una gigantesca luna piena, alla magia di Bob Marley nel concerto del 1980 a San Siro a Milano con centomila fiammelle accese; dai festival psichedelici al rapporto con Pavarotti, traghettatore della musica colta al popolo, a Madonna e ai cantautori: le lunghe conversazioni impegnate con Fabrizio De André, la folgorazione per Vinicio Capossela e Jovanotti, il ricordo di Pino Daniele, il blues e il jazz. Meravigliosi gli aneddoti: i frammenti della Beat Generation, le pagine su Fernanda Pivano, l’intervista catastrofica di Isabella Rossellini a Lou Reed, Steve Wonder in un ristorante milanese che mangia con le mani. Con un apparato fotografico di oltre 400 ricordi, un libro allegro e serio a un tempo, perché ci restituisce la vicenda politica di quegli anni, gli echi degli anni di piombo e le atmosfere più gioiose e rilassate degli anni Ottanta. Insomma, le amicizie, i ricordi, le sorprese e i mille flashback di prima mano raccontati dalla rockstar dei discografici.