“La collina arsa sopra la Cappelletta di Alassio ci ha spinto ad un confronto per individuare migliorie, all’attuale assetto rispetto alla prevenzione e allo spegnimento degli incendi boschivi”.
Franca Giannotta, Assessore alla Protezione Civile del Comune di Alassio, ha ancora negli occhi le immagini degli incendi che alla fine della scorsa estate sono divampati prima a ponente, poi a levante della corona di colline che incornicia la Città del Muretto, nonché quello devastante che per giorni ha consumato la piana di Albenga.
Di qui l’incontro di questi giorni. L’assessore Giannotta ha infatti convocato la riunione del comitato di protezione civile al quale hanno preso parte, per il gruppo dei volontari, Andrea Badoino delegato dal coordinatore Cesare Caviglia, Piera Pelissetto per l’Ufficio di Protezione Civile comunale, il geologo e disaster manager Alessandro Scarpati, il Comandante della Polizia Municipale Francesco Parrella, il Segretario Generale Roberta Ramoino, il Dirigente dei Lavori Pubblici Enrico Paliotto, il responsabile dell’Ufficio Informatica del Comune, Davide Furia e il direttore tecnico della Sca, Adriano Baldini.
“Un confronto fattivo cha ha messo in evidenza criticità e soluzioni percorribili per agevolare l’opera dei Vigili del Fuoco. Intanto procederemo con l’assegnazione di un incarico per la mappatura delle vasche e degli idranti distribuiti su tutta la collina. Per ogni vasca e per ogni idrante, verificheremo lo stato di salute e l’eventuale necessità di interventi di manutenzione ordinario o straordinaria. Con la mappatura saranno evidenziate zone scoperte dove andare a posizionare nuovi idranti o nuove vasche”.
“Dalla Regione Liguria – prosegue Giannotta – è giunta anche l’indicazione rispetto all’implemento del ponte radio utilizzato in caso di emergenze di Protezione Civile”.
“Un’altra idea, che richiede però ulteriori verifiche di fattibilità, è stata quella di aggiungere una clausola nelle convenzioni e autorizzazioni di nuove costruzioni. In talune condizioni, si sta pensando di inserire l’obbligo alla realizzazione di un idrante. Al momento l’idea è al vaglio dell’Ufficio Tecnico per le opportune valutazioni “