Il Palazzetto dello Sport risuona ancora dell’entusiasmo con cui gli studenti delle scuole alassine hanno accolto gli ospiti e le testimonianze nell’ambito di “Sulla Strada Giusta” l’iniziativa organizzata dal Comando di Polizia Municipale di Alassio con la collaborazione delle Forze dell’Ordine del territorio e il patrocinio del Comune di Alassio.
Sullo stesso filone, nell’ambito dell’educazione alla legalità, l’Istituto comprensivo statale di Alassio e Ortovero, con il patrocinio del Comune di Alassio, sempre al Palazzetto dello Sport Lorenzo Ravizza di Alassio, ha invitato Giovanni Impastato. Si tratta di un nome ben noto a livello nazionale, che domani, martedì 29 novembre, dalle ore 9,15 e fino a mezzogiorno, tornerà ad Alassio per testimoniare la vicenda di suo fratello Peppino, barbaramente ucciso dalla Mafia.
Fratello di Peppino e figlio di Felicia, racconterà del coraggio della madre nel rompere con la famiglia mafiosa dopo l’assassinio di Peppino: una scelta che ha portato la donna a chiedere con forza giustizia e non vendetta per il figlio ucciso, e ad aprire la sua porta ai giovani che volevano conoscere la storia di Peppino. Un impegno che è diventato una missione e una Fondazione.
“Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” nasce nella primavera del 2005 a partire dal bisogno di diffondere la verità e chiedere giustizia contro la violenza mafiosa.
Mamma Felicia è stata la prima donna entrata a farne parte, ha aperto le porte della sua casa a quanti fossero interessati a conoscere gli aspetti più corrotti della nostra società e dell’apparato istituzionale.
Il 7 dicembre del 2000, la Commissione Parlamentare Antimafia ha consegnato a Felicia sulla porta di Casa Memoria la relazione approvata all’unanimità che riconosceva le responsabilità di magistrati ed alte cariche delle forze dell’ordine nel depistaggio delle indagini sul Caso Impastato. Felicia ha, quindi, portato a termine il suo compito e ci ha lasciato, non prima di aver strappato la promessa che le porte della sua casa avrebbero continuato ad essere aperte. Sono migliaia le persone che hanno varcato la soglia di questa porta ormai simbolica alla ricerca di nuove conoscenze, di informazioni non distorte e di un momento di riflessione ed ognuno di loro si è riappropriato di un piccolo pezzo di libertà.
“Domani – il commento di Fabio Macheda, Assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Alassio – i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Comprensorio Statale di Alassio e Ortovero e dell’ Istituto Alberghiero Giancardi Galilei Aicardi, potranno fare altrettanto ascoltando le parole di Giovanni, formulando domande, in un percorso di verità e consapevolezza”.
L’incontro sarà introdotto da una “sigla” musicale che la Scuola di Musica dell’Istituto Comprensivo Statale di Alassio ha predisposto sul tema della lotta alle Mafie, sotto la guida della Professoressa Del Mastro.