Con nota ufficiale, il Ministero all’Istruzione ha comunicato che insieme al finanziamento del progetto per la scuola materna di Villa Fiske di 1.423.200,00 è stata finanziata anche la scuola Primavera di via Pera per ulteriori € 636.000,00; per un ammontare totale di €.2.059.200,00.
“In poche righe – il primo commento di Fabio Macheda, Assessore all’Edilizia Scolastica e alle Politiche Scolastiche del Comune di Alassio – si chiude un cerchio che avevamo disegnato all’inizio del mandato ma che non speravamo di vedere finanziato nella sua completezza nell’arco del quinquennio. Al punto che sia Villa Fiske, sia la Scuola Primavera, non erano stati inseriti del piano triennale delle opere pubbliche, perché ancora ancora non finanziate, sebbene progettate. Si chiude un cerchio e si completa un percorso formativo, dai primi mesi di vita alle scuole medie, innovativo destinato ad alleggerire il nido con l’introduzione, appunto della scuola Primavera: un servizio nato come progetto sperimentale, dedicato ai bambini tra i 24 e i 36 mesi, che si configura come un mezzo di collegamento tra il nido e la scuola d’infanzia”
“Si tratta – aggiunge Macheda – di uno speciale percorso educativo che è stato istituito con la legge finanziaria del 2007 e inserito nel sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni, che ha tra gli obbiettivi quello di assicurare ai bambini tra i due e tre anni di frequentare un contesto educativo adatto a loro, ma anche quello di agevolare le famiglie che non trovano posto al nido. Sorgerà in Via Pera, in luogo del parcheggio temporaneo allestito durante l’estate, alle spalle del plesso scolastico delle nuove Ollandini”.
“Ho perso il conto delle volte in cui, in Consiglio Comunale – prosegue – ho spiegato scelte, obbiettivi e tempistiche. Scelte che se da un lato ci hanno costretto ad attendere più del previsto per l’avvio dei lavori, dall’altro ci hanno permesso di intercettare finanziamenti importanti, che ci hanno consentito di andare a intervenire su tutti i plessi scolastici cittadini. Oggi stiamo tirando le fila di questo enorme impegno di progettazione e di attività svolta in primis dall’Assessorato ai Lavori Pubblici guidato dall’Assessore Rocco Invernizzi e dell’Ufficio Tecnico Comunale cui va il merito di aver esperito pratiche, nei tempi e nei modi richiesti e con quella dovizia di particolari che hanno visto lo Stato investire in pochi anni e solo sull’edilizia scolastica, circa 8milioni di euro. Questo ci consentirà e per la maggior parte ci ha già consentito di ridisegnare – le immagini del cantiere del nuovo plesso scolastico Ollandini parlano da sole – riqualificare e innovare le scuole della nostra città, per consegnarle alla città e al futuro delle nuove generazioni”.
Il progetto, realizzato dall’Ufficio Tecnico Comunale, è stato concepito quale opera a misura di bambino, nel senso che è stata pensata per i più piccoli con l’idea di educarli fin dall’infanzia oltre che al gioco ed alla creatività, anche al rispetto per la natura ed all’ecosostenibilità.
“L’edificio – si legge nella relazione – nasce dall’incontro tra architettura, pedagogia, psicologia e antropologia, lungi dall’essere una scatola abitabile si configura infatti come luogo da fiaba; che consente al contempo un forte richiamo ai luoghi ove si interviene.
L’edificio è perfettamente integrato nel paesaggio circostante e realizzato con materiali naturali e riciclati a basso impatto ambientale. Al centro il progetto pone come tema centrale quello dello spazio dell’apprendimento, oggi al centro della didattica contemporanea, uno spazio che non contiene, non delimita, ma semplicemente struttura tutte le possibilità relazionali e percettive che vengono offerte al bambino sin dai primi anni di vita”.
“Il progetto dell’asilo è dimensionato per due sezioni da dodici bambini ciascuna. Dal portico di ingresso si accede all’area dell’accoglienza, dotata anche di deposito carrozzine e passeggini, collegata allo spazio comune destinato al pranzo ubicato in posizione centrale che di fatto separa l’area di valle ove sono ubicate le due sezioni opportunamente organizzate nell’articolazione delle aree funzionali ad uso dei bambini quali quella per l’attività di gioco ed occupazioni varie, il riposo, le funzioni igieniche del cambio e l’area ove sono individuati i servizi generali (cucina, dispensa, lavanderia, servizi igienici/spogliatoi, depositi, locale tecnico)”.
L’intervento sarà sviluppato secondo i principi della bioedilizia e dei C.A.M.; sarà quindi in legno a pannelli portanti a strati incrociati x-lam, lo stesso sistema utilizzato per il plesso Ollandini. Anche la pavimentazione interna è prevista in legno, mentre la finitura delle pareti sarà con pittura antigraffio e resistente agli urti. Le dotazioni impiantistiche Le soluzioni scelte per le componenti del corpo di fabbrica e per le dotazioni impiantistiche fanno sì che si realizzi un edificio Nearly Zero Energy Building, ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica.