“Ha messo a servizio dell’ambiente, della sua difesa, della sua bellezza la propria grande sensibilità, acquisita nel tempo, arricchita con grande e costante professionalità. Ha girato, continua a girare i Continenti per raccontare la bellezza, ma anche la fragilità.
Ci ha insegnato, con i suoi programmi televisivi, i suoi libri, con tutti i suoi interventi, a conoscere, a interpretare e soprattutto ora a difendere, quanto ci circonda.
Usa un linguaggio semplice, efficace, un passo dolce anche per denunciare in tempi nei quali l’emergenza ambientale è diventata un Sos forte, minaccioso.
Aveva incominciato da pioniera del green in giovanissima età ed è diventata rapidamente una delle conduttrici televisive più continue e influenti nel suo settore, raccontando nei suoi programmi, dai titoli diventati iconici, come alle “Falde del Kilimangiaro”, l’”Arca di Noè”, “Eden”, “Nati liberi” e tanti altri, i luoghi del Pianeta da proteggere e da salvare.
Si è dedicata anche agli animali, alla loro difesa, alla loro conoscenza, trasformando, come per l’ambiente, passioni private e interessi singoli nei temi importanti della difesa di diritti e della natura.
Il suo lavoro di divulgazione è stato ed è molto importante per insegnare a viaggiare con conoscenza, per osservare il mondo consapevoli della sua bellezza, delle sue trasformazioni, ma anche dei grandi rischi che si corrono senza una vera coscienza collettiva“.
Questa la motivazione con cui ieri sera, in Piazza Partigiani, Licia Colò, nell’ambito del Festival della Cultura, ha ricevuto il Premio Alassio per l’Informazione Culturale. A leggerla Francesco Manzitti, vicepresidente della Giuria presieduta da Giulio Anselmi e composta da Antonio Ricci e da Paola Cassarino, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio, che ha poi consegnato il premio.
“Sono particolarmente felice di consegnare questo premio – ha dichiarato – per due motivi: Licia è la prima donna, nella storia di Alassio per l’Informazione Culturale, a riceverlo e perché le sue competenze abbracciano le mie due deleghe istituzionali: cultura e protezione animali”.
Dal canto suo Licia Colò ha ringraziato per il prestigioso riconoscimento: “E’ un premio di valore, riconosciuto nel settore ed è per me un onore averlo ricevuto. Avete scritto parole stupende, quelle che mi colpiscono di più e che sento davvero mio sono “usa un linguaggio semplice” io sono una persona semplice e cerco di trasmettere emozioni e bellezza, quella della natura che ci circonda”.
Poi via alla chiacchierata con Neri Marcorè, conduttore della serata, tra aneddoti, ricordi e battute: un’ora e mezza interessante, dinamica e divertente, scivolata via senza pause e stiracchiamenti; piacevolissima. Scappa anche un’imitazione fuori programma, quella di Neri Marcorè in versione Oscar Luigi Scalfaro con il suo “io non ci sto”.
Sold out i libri di Licia Colò, “L’Aragosta vive cent’anni” e “Il Pianeta istruzioni per l’uso”, in vendita durante la serata e poi autografati dall’autrice che non si è risparmiata tra dediche e fotografie insieme al pubblico che ha letteralmente gremito la piazza.
Rispetto alla tradizione del premio, Licia Colò non ha firmato la piastrella del Muretto, la sua firma era infatti già stata raccolta in occasione della finale di Miss Muretto cui Licia partecipò come giurata.
Stasera Neri Marcorè tornerà sul palco per guidarci alla scoperta dei cinque libri finalisti del Premio Alassio Centolibri – Un Autore per l’Europa e del vincitore di questa 28esima edizione. L’evento al momento è pianificato alle 21,30 in Piazza Partigiani. In caso di maltempo si svolgrà alla Ex Chiesa Anglicana.