Tre giovani, in vacanza ad Alassio, nei giorni successivi al Natale avevano ritenuto divertente appropriarsi di alcune biciclette e lanciarle dal Molo sul fondo della Baia. Ripresi dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, ne era scaturita una segnalazione contro ignoti. Gli agenti avevano poi recuperato le biciclette prontamente restituite ai proprietari. Dell’episodio restavano dunque quelle immagini sulle quali il comando di Polizia Municipale e la Procura hanno avviato le indagini. “Quello che abbiamo scoperto – spiega il Comandante della Polizia Municipale Francesco Parrella – è che si tratta di due fratelli e di un loro amico, ragazzi di ottima famiglia del milanese, che trascorrevano le loro vacanze ad Alassio insieme ai genitori”.
“Per loro – prosegue Parrella – una sanzione di circa 200 Euro a testa e, la consapevolezza che la vita non è un videogioco dove tutto è possibile”.
“Non si vuole fare un parallelismo con quanto sta accadendo in questi mesi nelle città piccole e grandi del nostro Paese – precisa il Comandante di Alassio – ma credo che questo genere di episodi, che Alassio ha vissuto nelle ultime due estati contrassegnate dalla pandemia, è un problema che sta diventando tristemente diffuso. I dati dell’Osservatorio parlano chiaro: il 6,5% dei minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici, mentre tre ragazzi su dieci hanno partecipato a una rissa. Gli stessi dati descrivono a carico di queste baby gang danneggiamenti, furti e ricettazioni, rapine ed estorsioni, risse e lesioni, diffusioni di immagini pornografiche sui social”.
“Durante l’estate – aggiunge Marco Melgrati, Sindaco di Alassio – l’abbiamo fronteggiato con un grande coordinamento e dispiego di uomini che ha coinvolto tutte le Forze dell’Ordine e la Vigilanza Privata. Ma non vogliamo e non dobbiamo abbassare la guardia nei periodi meno “trafficati”. Il segnale mandato in questo caso è molto forte e chiaro”.
Individuato sempre dalla Polizia locale, anche il truffatore che nei giorni scorsi ha chiesto denaro ad alcuni commercianti del Budello qualificandosi come incaricato dell’Istituto Salesiano. Si tratta di un pregiudicato della zona già noto alle forze dell’ordine.