Lasciata l’estate alle spalle, l’autunno alassino è l’occasione per fare il punto sulla raccolta differenziata e, se i problemi di abbandono dei rifiuti sembrano del tutto risolti, complice anche l’utenza ridimensionata, resta quello della differenziazione del rifiuto.
“Non tutti sembrano intenzionati a differenziare, o meglio, a fronte di taluni che hanno seguito le indicazioni contenute nell’opuscolo distribuito da Sat insieme alle nuove dotazioni e alle chiavi elettroniche, alcuni continuano a buttare plastica, carta, umido… tutto insieme vanificando anche il lavoro degli altri”.
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Alassio, Fabio Macheda commenta così i primi dati forniti da Sat.
“Spiego meglio: se conferisco plastica, legno e ferro nel cassonetto della carta, l’intero contenuto di quel cassonetto ne risulterà vanificato, che significa che anziché proseguire per essere riciclato e venduto nella filiera della carta, prosegue per la discarica con i costi previsti. Dunque anziché avere un ricavo, si devono sostenere costi extra”.
Purtroppo le immagini che Sat ci ha girato parlano chiaro: nei cassonetti della plastica o della carta finisce di tutto un po’ in maniera del tutto incontrollata, rendendo vano lo sforzo di chi invece conferisce correttamente.
Abbiamo lasciato tutto il tempo necessario – ribadisce il Sindaco di Alassio, Marco Melgrati - anche più del necessario perchè si prendesse familiarità con i nuovi cassonetti e si iniziasse a differenziare i rifiuti. Ora però è giunto il momento di chiudere i cassonetti. E’ giunto il momento che tutti ritirino chiavi e dotazioni, è giunto il momento che si inizi a differenziare a regime”.
“Questa è l’occasione di fare il punto della situazione – prosegue Macheda – abbiamo già inviato le lettere a chi ancora non ha ritirato le dotazioni (circa il 18% tra utenze domestiche e partite iva) , avvieremo una nuova campagna informativa, cercheremo di andare incontro a chi per motivi di lavoro ha avuto problemi a ritirarle, ma dal 9 dicembre, provvederemo a chiudere i cassonetti e le isole”.
Differenziare è non solo un obbligo di legge ma soprattutto un comportamento doveroso per rispettare il nostro Ambiente e non avere discariche pagate a peso d’ro in ragione degli spazi che ormai scarseggiano.”
Sat dal canto suo nei primi giorni di chiusura presidierà le isole con personale proprio per fornire le indicazioni necessarie a quanti ancora non hanno ben compreso il sistema. Il Comune avvierà anche una campagna di sensibilizzazione presso le scuole con mini corsi per spiegare come differenziare i rifiuti.
“Abbiamo visto – spiega Sergio Poggio Direttore Tecnico di Sat – come molti non abbiano ben compreso cosa sia l’umido, o come tanti buttino la carta dentro sacchetti di plastica. Sono tanti gli aspetti che vanno ricondotti a norma, occorre attenzione. Al momento non vediamo quella collaborazione che speravamo di riscontrare. Speriamo di raggiungerla attraverso la chiusura che aiuterà a tracciare anche chi conferisce i rifiuti, nel bene e nel male. La chiave elettronica infatti è identificativa dell’utente che la utilizza e ne permette l’identificazione. Alassio non è comunque un caso isolato, in altri luoghi abbiamo riscontrato le medesime resistenze che con il tempo e l’aiuto delle amministrazioni si sono risolte portando l’ente a raggiungere ottime percentuali di raccolta differenziata”.
La fase di controllo, fondamentale per la riuscita del progetto, passa anche attraverso il coinvolgimento della Polizia Municipale: “Ho già chiesto al Comandante Parrella – aggiunge Melgrati – di attivare servizi appositi di controllo sul conferimento dei rifiuti.”
Per tutte le informazioni sulle modalità di raccolta è possibile consultare il sito www.satservizi.org, contattare il numero verde di Sat 800.966.156