Torna ad Alassio domani, martedì 26 ottobre, Giovanni Impastato e torna per presentare il suo libro “Mio Fratello. Tutta una vita con Peppino” edito da Feltrinelli: un racconto che si dipana a partire da un comune della città metropolitana di Palermo, Cinisi, e da una famiglia di agricoltori legati alla mafia locale: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese, uno dei boss che per primi individuarono nel traffico di droga il nuovo strumento di accumulazione di denaro e potere. È in questa famiglia che nasce Peppino, e cinque anni più tardi anche Giovanni, dopo che un altro fratello che portava lo stesso nome era morto ancora piccolissimo. È da qui che si sviluppa la vicenda rivoluzionaria, drammatica, coraggiosa e libera del ragazzo destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia.
“Una storia – si legge sulla presentazione – che non si interrompe affatto con l’uccisione di Peppino, ma che continua per altri quarant’anni intrecciandosi a quella del nostro Paese, e disvelandone spesso complicità e opacità. Quella storia Giovanni l’ha vissuta tutta, camminando con Peppino ben oltre i cento passi che per convenzione distanziavano la loro casa da quella di Gaetano Badalamenti, ‘u ziu Tano. Invecchiando, lui sì, mentre Peppino, suo fratello maggiore, restava per sempre ragazzo. Ma quei passi ora sono diventati milioni”
Alle 9,30 incontrerà gli alunni e le alunne delle scuole medie alassine e le quinte dell’Istituto Alberghiero al PalaRavizza, un’idea dell’istituto Comprensivo alassino, unanimemente accolta e coordinata dei docenti Cavallaro e Di Adamo, che insieme all’Assessore alle Politiche Scolastiche, Fabio Macheda, seguono il progetto Legalità nelle scuole.
Alle 17, 30 incontrerà invece la cittadinanza presso la biblioteca civica «Renzo Deaglio» in piazza Airaldi e Durante