L’ultimo sequestro di merci contraffatte risale alla giornata di domenica 22 agosto: sono stati cinque negli ultimi gironi e 25 in totale gli interventi che la Polizia Municipale di Alassio ha compiuto nell’ottica della lotta al commercio abusivo e alla diffusione di merci contraffatte.
Usciti dalle “settimane calde” dell’estate della Riviera è tempo di stilare un bilancio. La lunga estate del Comando alassino si compone infatti di ben altri numeri: “Sono centinaia le chiamate che riceviamo giornalmente – spiega il Comandante della Polizia Municipale di Alassio, Francesco Parrella – soprattutto dei fine settimana. Sono principalmente legate a questioni di viabilità e sosta, ma le ragioni sono molteplici. Nel mese di luglio abbiamo registrato 13 verbali per il conferimento dei rifiuti e 14 per bivacchi, frutto dei controlli alla mattina presto dei fine settimane lungo tutto il litorale, ma anche di quelli in parchi e giardini ad ogni turno di servizio, e 22 le sanzioni per le violazioni alla disciplina anticontagio. A tutto ciò si aggiungano i servizi speciali, coordinati con Polizia e Carabinieri, in stazione ogni fine settimana per il controlli sui treni in arrivo”
“Abbiamo partecipato alla decisione per il contingentamento del molo – aggiunge Parrella – abbiamo dovuto notificare una limitazione oraria ad alcuni esercizi dai quali, abbiamo verificato, provenivano molte delle problematiche estive, ben note alle cronache”.
“Ho sempre seguito l’evolversi delle situazioni – il commento di Marco Melgrati, sindaco di Alassio – non nego la preoccupazione per l’escalation di intolleranze, di rabbia cui assistiamo non già ad Alassio, ma ovunque. La mia non è una facile disamina per scaricare su altri le responsabilità. Abbiamo adottato ogni misura utile ad arginare il fenomeno e i dati ci hanno dato ragione. Ogni episodio ha sempre visto il tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, che hanno sempre scongiurato problematiche più gravi. Non ultimo quello del 16 agosto scorso dove un ragazzo, appena maggiorenne si è reso protagonista di una rissa che è costata ad un nostro agente di polizia municipale 15 giorni di prognosi. Ho saputo che, processato per direttissima, il ragazzo è stato condannato a 9 mesi di carcere: una pena a mio avviso esemplare che spero sia un segnale importante, ripeto, non per la città di Alassio, ma per la nostra società in genere. Il malessere di questa gioventù è un dato di fatto che credo vada affrontato a livelli ben più alti. Qui possiamo pensare a gestirne gli effetti con le difficoltà che ogni anno si fanno più complesse. Per questo devo ringraziare la Polizia Municipale di Alassio e tutte le Forze dell’Ordine del territorio, oltre alla Questura di Savona e alla Prefettura, che hanno ben compreso la situazione e ci hanno sostenuto durante tutta la stagione”.