Anche Alassio e il suo premio letterario hanno i loro colpi di scena: dopo la defezione del finalista Manzini siamo onorati che una scrittrice come Lisa Ginzburg concorra alla finale del 4 settembre con il libro “Cara pace” edito da Ponte alle grazie. Il valore e il senso di questa partecipazione emerge prepotente dalle sue parole: “E’ una gioia e un onore poter essere nella rosa degli autori selezionati per questo Premio, la cui cerimonia sarà occasione di re-incontro in presenza reale dopo tanto lungo tempo trascorso dietro ai video. Ed è una gioia duplicata data la declinazione europea del Premio Alassio: in un momento così fragile per l’Europa, dati i confini a lei interni che l’esperienza della pandemia ha sottolineato e complicato, veder consegnare alla letteratura il compito di rinsaldare il dialogo tra i Paesi è particolarmente gratificante, rincuorante e cruciale. “
La difficoltà e gli ostacoli di chi in questo periodo lavora per organizzare manifestazioni culturali festival premi letterari è indubbiamente da premiare: la stessa difficoltà accomuna organizzatori e partecipanti. Ritornare in presenza non è facile sia da un punto di vista tecnico fisico ma soprattutto da un punto di vista psicologico. Questa 27ª edizione sarà l’apertura ufficiale al ritorno alla vera vita culturale forzatamente bloccata in questo ultimo anno.
Lisa Ginzburg tra i finalisti del premio Alassio Centolibri Un Autore per l’Europa
“Ho particolarmente amato il romanzo della Ginzburg – il commento di Paola Cassarino, consigliera incaricata alla Cultura cui si deve la rivisitazione della formula del Premio Alassio Centolibri Un Autore per l’Europa- una storia al femminile, che sa approfondire le fragilità umane ma da cui emerge tutta la forza di queste donne. Un libro che ho letto d’un fiato: sarà meraviglioso incontrare l’autrice personalmente”.