Sicuramente un pieno di emozioni, sicuramente una grande festa dello sport e della vela. Il Primo Trofeo Carpaneda è stato tutto questo e forse anche molto di più. Bellissime regate, altissimo livello competitivo e tante, tante storie che si sono incrociate nella cornice di un evento al suo debutto alassino, ma che con tutte le sue forze Alassio, il Circolo Nautico e la Marina di Alassio cercherà di ritrovare la prossima stagione.
C’è la storia di Pietro Sibello, tornato nella sua Alassio, quel porto dove tutto ebbe inizio per esser accolto dal campione che è sempre stato e che ha dimostrato ancor più di essere a bordo di Luna Rossa nella Baia di Auckland. Per lui un meraviglioso murale sulla diga foranea del Luca Ferrari, la cittadinanza onoraria, le chiavi della città e un bagno di popolarità e affetto frse ogni più rosea aspettativa.
C’è la storia di Luigi Carpaneda il primo sportivo in Italia a vincere due mondiali in due discipline diverse, fioretto e vela. La manifestazione è dedicata a lui scomparso improvvisamente dieci anni fa privando lo sport, la vela e la Classe Smeralda 888 di un grande personaggio, un amico, una persona per bene. E non poteva che essere la sua barca “Botta a dritta”, oggi nelle mani dell’armatore Francesco Vauban a conquistare la prima edizione del trofeo a lui dedicato.
C’è la storia de I John, una lunga storia di amicizia e passione per la vela, un equipaggio, una barca e soprattutto un armatore, Luigi Guarnaccia che ha fortemente voluto quest’evento, disegnandolo, con la preziosa collaborazione di Marco Marchesi, intorno ad una classe unica.
C’è la storia del Cnam Alassio che come per incanto ritrova tutti i suoi campioni, li trova schierati ad applaudire Pietro Sibello e li ritrova in mare a dire ancora la loro quando si tratta di cercare il vento.
Il the day after del primo Trofeo Carpaneda, trova una banchina silenziosa, con le Smeralda che una dopo l’altra vanno all’alaggio pronte per il trasferimento in Costa Smeralda per la terza e ultima tappa del circuito. Ma trova ancora l’eco di sorrisi e dei racconti delle sei meravigliose prove disputate nel corso della tre giorni. Peccato la mancanza di vento di domenica che ha lasciato gli equipaggi a terra, dove certo non è mancata quell’allegria e buon umore di cui, dopo le chiusure e le limitazioni degli ultimi tempi, si avvertiva il bisogno.
Cala dunque il sipario su un evento che è stato molto di più di una semplice regata e come è giusto che sia è il momento dei ringraziamenti nei confronti della squadra che ha organizzato, dei media che hanno seguito l’evento ma anche delle imprese locali e internazionali che hanno scelto di sostenerlo fattivamente: Dubarry, azienda irlandese leader nella produzione di abbigliamento e calzature per la nautica e il tempo libero; Cuvage la casa spumantiera che punta su vitigni autoctoni come Nebbiolo e Cortese, uniti a vitigni internazionali classici; Linea Mediterranea Cosmetics, marca italiana che unisce in modo innovativo ricerca scientifica e principi naturali selezionati, Noberasco azienda leader nel settore dell’alimentazione e del benessere; Pasqualini, il caffè di una tradizione famigliare nel segno della qualità; Frantoio Armato, il piccolo grande frantoio che racconta la storia della terra ligure attraverso i suoi prodotti tipici; e Bepi Tosolini la qualità artigianale legata ai distillati. Un particolare ringraziamento è doveroso nei confronti del Grand Hotel Diana che ha messo a disposizione le proprie splendide strutture per l’accoglienza di equipaggi, autorità e accompagnatori. Su tutte Luigia Academy, ultima nata della omonima catena di ristoranti italiani all’estero che, proprio in quanto Academy e dunque con vocazione di formazione, ha scelto di lanciare per le prossime edizioni un match race per coinvolgere alcune delle migliori scuole vela della riviera, fedele alla mission di crescita e di investimento nei giovani.
Si sta dunque già guardando avanti.
Il Cnam sta già lavorando alla prossima stagione e al prossimo appuntamento, forse ancora targato 2021 con la vela d’altura. SNL Yachting promotore del Trofeo Carpaneda, sta già pensando a come superare il successo e l’eco mediatica della prima edizione e certo non mancano le idee. Il Comune di Alassio riparte da qui, dai suoi campioni dallo sport e dall’outdoor per ridisegnare la stagione turistica nel segno del rilancio.
La classifica finale: Francesco Vauban su Botta a Dritta 9, Charles di Borbone su Vamos Mi Amor 14, Paolo Rotelli su Black Star 15, Tiotey Sukmontin su Beda 15, Valter Pizzoli su Ange Trasparent 21, Rinaldo Agostini su Smeralda V 29, Marco Favale su Milleniun Falcon 32, Alessandro Zampori su Das 34, Luigi Guarnaccia su I John, 35, Andrea Startari su Gorilla Gango 55.