Neanche la pioggia, caduta incessantemente nella giornata di lunedì è riuscita ad intaccare lo straordinario entusiasmo con cui i quasi 300 iscritti stanno prendendo parte alla cinquantaduesima edizione dei Campionati Internazionali d’Italia di Tennis per Veterani, che, con il Patrocinio del Comune di Alassio, si svolgono in questi giorni sui campi in terra rossa dell’Hanbury Tennis Club di Alassio.
“Abbiamo sostanzialmente perso una giornata – spiega John Skordis, presidente del prestigioso circolo alassino e direttore del torneo – ma i campi hanno tenuto e nonostante l’acqua scesa negli ultimi giorni già stamattina abbiamo potuto riprendere a giocare. L’entusiasmo non manca, c’è voglia di giocare e di vivere momenti di gioia agonistica e di “normalità” e in campo si è davvero liberi. Al di fuori si è più vincolati da mascherine, distanze ma è tale la gioia di ritrovarsi e di incrociare le racchette che tutto il resto passa in secondo piano”.
Qualche iscritto in meno del solito – assenti americani e australiani causa Covid – ma il livello dei giocatori è davvero molto alto: tra gli over 50 maschili Nicola Richelmi, campione italiano di categoria è la testa di serie numero 1 del suo tabellone; tra gli over 55 l’uomo da battere è lo spagnolo Pablo Semprun, numero 3 al mondo della categoria; tra gli over 60 Pier Luigi Castagna, che già si è aggiudicato l’edizione 2019 torna per bissare l’impresa. Lo definiscono “ingiocabile” è il n.4 al mondo degli over 70 ed è il francese Bruno Renoult. Gli italiani Giovanni Argentini e Riccardo Bussolati sono rispettivamente il numero 6 e il numero 7 al mondo della categoria degli Over 80 e sbaglia chi giudica dall’anagrafe le performance sul campo di chi respira la terra rossa dei campi da tutta una vita.
Tra le ladies segnaliamo Valentina Padula, numero 4 del rancking nazionale tra le Over 45, Simona Isidori, campionessa italiana tra le over 50 ed Elisabetta Marici n 7 delle classifiche italiane della categoria over 55.
“Tra singoli e doppi – aggiunge il giudice arbitro federale del torneo Riccardo De Biase – sono una cinquantina di tabelloni. La pioggia con ogni probabilità ritarderà la conclusione di qualche tabellone. Abbiamo chiesto se preferivano trascorrere un giorno in più ad Alassio o fare il doppio turno di gioco in un’unica giornata per recuperare. Tutti daccordo nel fermarsi una giornata in più ad Alassio. Qui, nonostante tutte le limitazioni del periodo, l’accoglienza è sempre speciale”.
Intanto l’Hanbury – uno dei circoli più antichi del Paese, vero e proprio museo del Tennis dei “Gesti Bianchi” sta mettendo a punto una nuova trasformazione convertendo il campo numero 8, quello in terra sintetica, in tre campi da padel di ultima generazione.
“Tennis e Padel in questi mesi hanno avuto una vera e propria esplosione di praticanti – spiega lo stesso John Skordis – il padel soprattutto, ha registrato numeri impressionanti. Avevamo lo spazio e abbiamo deciso di costruire tre campi: il minimo per poter predisporre un’offerta completa, pensare a una scuola e organizzare tornei. A maggio saranno operativi. L’idea è anche di costruire spogliatoi dedicati e rivisitare l’attiguo giardino di Villa Filippa per grigliate e pizze…” Insomma alla soglia dei quasi 100 anni di vita, l’Hanbury Tennis Club si prepara a raccogliere la sfida del millennio con nuovi entusiasmi.