Leggo questa mattina sui media locali di una richiesta di impegno da parte mia e credo, anche dell’Amministrazione in carica, rispetto alla realizzazione di una barriera soffolta a protezione dell’arenile e delle passeggiate dalle mareggiate invernali sempre più intense… come se questi signori non sapessero che, in attesa del finanziamento da parte della Protezione Civile Nazionale di 2.500.000 (due milioni e cinquecentomila euro) che a breve dovrebbero essere erogati, il Comune ha già da tempo, con risorse proprie di bilancio, dato incarico a un pool di esperti, scelti peraltro dall’associazione Bagni Marini e in accordo e supervisione con l’università di Genova, per verificare i vari progetti possibili. L’input che ho personalmente dato è: maggiore copertura del litorale con i fondi a disposizione… in pratica il miglior risultato possibile rispetto alle risorse a disposizione per la maggior lunghezza della diga soffolta. Nei vari incontri tecnici è emersa anche la necessità di allungare di 400 metri, in maniera soffolta, per mitigare l’impatto ambientale, il moletto realizzato in passeggiata Cadorna, per fermare il flusso della sabbia verso le zone a levante dove abbiamo visto accumularsi la sabbia che stiamo prelevando dalle cave sottomarine approvate con il progetto del ripascimento strutturale dalla Regione Liguria. Domani mattina incontreremo, con il pool di esperti che ha preparato le varie possibilità progettuali e i calcoli dei modelli matematici relati, i tecnici e i dirigenti regionali, alla presenza del Consigliere Regionale Mai, che ha chiesto di essere espressamente invitato, allo scopo di garantire la “copertura” politica presso la Regione. Dopodichè, fatta la scelta del sistema da adottare per la diga soffolta, con l’avvallo della Regione, siamo pronti a partire con il progetto esecutivo per essere preparati, con tutte le autorizzazioni necessarie, a predisporre l’appalto, non appena erogati i fondi della Protezione Civile Nazionale.
Voglio ricordare che questo intervento non ha lo scopo di allungare la spiaggia agli stabilimenti balneari ma di dare protezione all’abitato e che per questo motivo è stata data una altezza di ripascimento di 60/70 cm. che la spiaggia aveva, negli anni, perso… inoltre, se in qualche punto c’è già stata erosione, la sabbia non è persa ma si è accumulata a formare la spiaggia sommersa, che condizioni meteomarine favorevoli e alta pressione potranno riportare verso riva… è evidente anche a vista d’occhio il castelletto che si è creato davanti alla spiaggia emersa, cosa che prima non esisteva più… alla fine del ripascimento avremo riportato nel golfo 150.000 metri cubi di sabbia… una operazione epocale mai vista nei secoli ad Alassio…
Per quanto riguarda la granulometria leggo di leggende metropolitane che favoleggiano di una sabbia da ripascimento di granulometria più fine di quella in precedenza esistente sul litorale… devo smentire queste leggende perchè il Prof. Pranzini, componente del pool, ha eseguito già parecchi prelievi, che certificano scientificamente che la spiaggia precedente aveva una granulometria di mm. 19, mentre la sabbia prelevata ha granulometria di 22 mm.
Se poi qualcuno vuole sfruttare ogni situazione per fare fare polemica non costruttiva, magari nella speranza di prepararsi una Sua personale futura campagna elettorale, si accomodi pure… noi facciamo i fatti, gli altri le parole.
Marco Melgrati, Sindaco di Alassio