“In questi giorni stiamo raccogliendo i dati relativi all’attività svolta durante tutto il 2020 sul territorio – il Comandante della Polizia Municipale di Alassio Francesco Parrella, si prepara così al tradizionale appuntamento di San Sebastiano, patrono della Polizia Municipale, di mercoledì 20 gennaio – Un annus horribilis, come è già stato definito dal primo cittadino di Alassio che ha davvero messo a dura prova l’intero Comando”.
Su tutte la voce “Covid 19” che si è articolata su più fronti dai controlli, all’assistenza, alla consulenza rispetto le indicazioni dei numerosi decreti che si sono succeduti durante l’anno.
“Tengo particolarmente a entrare nel dettaglio dei numeri – prosegue Parrella – perchè se un numero è un dato oggettivo, spesso la sua interpretazione, può essere invece soggettiva. Ecco perchè vorrei dire che, al netto del buonsenso, nel corso del 2020 abbiamo disposto 97 provvedimenti sanzionatori così ripartiti:
provvedimenti nei confronti di persone fisiche:
– non utilizzo di mascherine obbligatorie: 24
– spostamenti sul territorio senza giustificato motivo: 60
– attività motoria distante dalla propria abitazione in zona rossa: 2
– violazione quarantena: 1
provvedimenti nei confronti delle attività commerciali, pubblici esercizi, ristorazione
– servizio al tavolo oltre orario: 4
– mancato rispetto delle modalità di asporto: 1
– mancato rispetto del distanziamento tra i tavolo: 4
– attività aperta oltre orario consentito: 1”
“Sembrano tanti o pochi, non voglio giudicare. Ribadisco che abbiamo cercato di usare il buonsenso: forse poteva esserci qualcuno che passeggiava sul molo o sulla spiaggia senza mascherina, ma era completamente solo con la persona più vicina a centinaia di metri. Così pure l’abbiamo fatto con gli esercizi commerciali già tanto penalizzati. Le 10 sanzioni elevate sono casi eclatanti ma anche un chiaro segnale di plauso a chi invece le regole le ha rispettate”.
“Questo per me significa usare il buonsenso – Marco Melgrati, sindaco di Alassio, fa eco al Comandante di PM – Il fatto che oggi, ma anche negli ultimi mesi della cosiddetta seconda ondata, Alassio abbia avuto una curva di contagio che oscillava tra lo 0,14 e lo o,1% ben al di sotto delle medie nazionali sta a significare come si sia compiuta una scelta oculata, che gli alassini hanno ben compreso la situazione e rispettato le regole, condizioni imprescindibile per poter guardare avanti con fiducia iniziando fin d’ora a pianificare la ripresa”.