Erano realizzati davvero bene. Anche con l’ologramma anticontraffazione, ma proprio quello ha insospettito gli ausiliari della sosta della Gesco che ne hanno dato segnalazione alla Polizia Municipale. Da lì l’indagine che ha condotto alla denuncia a piede libero di un esercente lombardo, ma residente in centro ad Alassio, autore di 3 cude, i tagliandi per la sosta dei disabili.
“I tagliandi erano davvero perfetti in ogni particolare – spiega Francesco Parella, comandante della Polizia Municipale che ha gestito l’indagine – recavano il timbro del Comune di Verona e l’ologramma anticontraffazione che però ad una analisi più attenta risultava riconducibile a una nota marca di videogiochi. Un confronto con la Polizia Municipale di Verona ci ha subito confermato che i tagliandi non erano stati emessi da loro ed è scattata la denuncia per falsificazione di documenti, reato previsto dal codice penale”.
Immediato il sequestro dei tagliandi, tre: uno per il veicolo aziendale, uno per l’auto di proprietà e il terzo per quello della convivente.
Le indagini sono ancora in corso e potrebbero ulteriormente aggravare la posizione del furbetto della sosta
Preso il furbetto della sosta
By ufficiostampa|20 Ottobre 2020|Categories: Istituzioni, PRIMO PIANO|Tags: furbettidellasosta, poliziamunicipalealassio|