“In questa fase di isolamento educatore e docente costituiscono l’unico strumento di continuità con il percorso di socializzazione e di crescita dei minori fragili, i soli a poter restituire, almeno in parte, una quotidianità fortemente compromessa e creare occasione di attività momenti di integrazione con i compagni”.
Scriveva così Sabina Poggi, dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo Statale di Alassio all’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, Giacomo Battaglia per richiedere la prosecuzione dell’attività degli educatori scolastici in modalità smart working.
“Abbiamo subito accolto la richiesta – conferma lo stesso Battaglia – consapevoli che il servizio, subito avviato in occasione della chiusura delle scuole, sia davvero un punto di riferimento fondamentale in questo momento dove se le limitazioni rappresentano un problema per tutti, lo sono in maniera più marcata nei confronti di chi ha maggiori difficoltà ad apprendere o a interagire con il prossimo e che proprio per questa ragione poteva contare sul supporto di assistenti e insegnanti di sostegno. Da tempo dunque avevamo, in collaborazione con il Consorzio Sociale “Il Sestante” rimodulato il servizio di sostegno educativo che aveva dovuto sospendere gli interventi educativi domiciliari, mantenendo però i contatti con i minori e le loro famiglie attraverso video e telefono, con l’obbiettivo di continuare a fornire loro il supporto necessario. Oggi, con la presa di coscienza che i tempi di ritorno alla normalità saranno ancora lunghi, ci siamo attivati per riorganizzare e riconvertire in altra forma strutturata i servizi di assistenza, con l’obiettivo di garantire il necessario supporto individualizzato”.
Video conferenze, continuità di contatti con gli insegnanti, definizione di specifiche attività individualizzate, facilmente verificabili con i mezzi informatici, calendarizzazione sincronizzata con gli impegni scolastici, registrazione di brevi report facilmente riascoltabili: questi alcuni mezzi messi in essere in collaborazione tra Servizi Sociali, Consorzio “Il Sestante” e Istituto Scolastico, ipotizzando, come già è stato possibile in altri casi, che presto gli educatori possano essere abilitati ad accedere a parti riservate della piattaforma utilizzata per la didattica a distanza al fine di rendere ancora più sinergico il lavoro degli insegnanti di sostegno con le attività svolte dal resto della classe.
“Ma accanto a questo servizio, già operativo – spiega Battaglia – con la Cooperativa Nuova Assistenza abbiamo avviato anche il progetto “Lontani ma vicini…coltiviamo le relazioni” per il servizio di nido d’infanzia comunale “Piccolo Principe”. Il contesto determinato dall’emergenza Covid-19 ci ha imposto una riflessione anche sulle relazioni con i bambini da 0 a 3 anni. Ogni educatrice, nel suo consueto contesto lavorativo, instaura quotidianamente con i bambini un’empatia chedifficilmente può essere resa attraverso altri mezzi di comunicazione. Concretamente stiamo vivendo la chiusura dei servizi educativi della prima infanzia, le famiglie vivono timori e difficoltà organizzative. Di qui l’idea di una ri-progettazione che possa mantenere vive le relazioni con i bambini e le loro famiglie utilizzando in modo intelligente la tecnologia adeguandola il più possibile ai piccoli utenti”.
“Lontani ma vicini” è il nome del progetto che gli operatori del Nido Piccolo Principe hanno inteso promuovere per offrire alle famiglie una serie di servizi per restituire un briciolo di “normalità” alla quotidianità dei più piccoli.
Circomotricità, video di attività laboratoriali, letture ad alta voce di favole e novelle, videochiamate, condivisione con le famiglie di articoli e documenti utili, la Continuità con la scuola dell’infanzia, ma anche la realizzazione di un piccolo archivio video-fotografico da poter raccogliere alla fine dell’anno in un diario personalizzato… sono molte le azioni che saranno attivate, alcune delle quali mirate ed individuali frutto di confronti costruttivi con le famiglie.
“Ne risulta un notevole numero di ore di lavoro e uno straordinario impegno da parte di tutti i formatori- conclude Battaglia – in stretto contatto con i Servizi Sociali del Comune, che non mi stancherò mai di ringraziare per come hanno saputo gestire questa emergenza del tutto impensabile. Un grande impegno, doveroso, nei confronti delle nostre famiglie in un momento di grande difficoltà economica o sociale”.