“Credo sia il lavoro più complesso – Paola Cassarino, Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio, presenta così il frutto dell’attenta opera di selezione attuata dalla Giuria Tecnica del Premio Letterario Alassio centolibri, quest’anno alla sua 25° edizione – Da un centinaio i titoli, pubblicati tra il primo aprile 2018 e il 31 marzo 2019, si è scesi prima a tredici, per giungere infine ai sei romanzi finalisti. Un grandissimo lavoro di selezione e analisi per il quale non mi stancherò mai di ringraziare la Giuria Tecnica”.
Giunge alla venticinquesima edizione il “Premio Alassio Centolibri – Un Autore per l’Europa” il premio letterario che, organizzato dal Comune di Alassio, in collaborazione con la biblioteca ‘Renzo Deaglio’, da 25 anni persegue il sostegno ed il miglioramento dei rapporti culturali con le nazioni europee, all’insegna di una crescente circolazione delle idee, fondamentale per lo sviluppo di uno spirito unitario nei cittadini dei vari paesi dell’Unione che ha vantato negli anni l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Liguria.
Ed ecco i finalisti che la giuria tecnica – presieduta da Ernesto Ferrero e composta da Alberto Beniscelli, Antonio Ricci, Francesco Gallea, Franco Manzitti, Giovanni Bogliolo, Lorenzo Mondo, Luigi Barlocco, Magda Ravina, Roberto Francavilla e dalla stessa Paola Cassarino - ha selezionato per concorrere al Premio: Benedetta Cibrario con “Il Rumore del Mondo”, Guido Conti con “Quando il cielo era il mare e le nuvole balene”, Claudia Durastanti con “La straniera”, Pier Paolo Giannubilo con “Il risolutore”, Marino Magliani con “Prima che te lo dicano altri” e Nadia Terranova con “Addio fantasmi”.
“Ora gli uffici stanno lavorando alla definizione del calendario delle presentazioni – aggiunge la Consigliera Cassarino – mentre copie dei libri sono state inviate alla giuria di italianisti europei per l’ultimo passaggio. Saranno infatti loro, con le loro votazioni, a decretare il vincitore del Premio”
Il calendario degli incontri e il dettaglio del programma del Festival della Cultura con il quale il Comune di Alassio ha inteso sottolineare il prestigioso traguardo dei venticinque anni del Premio saranno presentati nel corso della conferenza stampa che avrà luogo venerdì 31 maggio alle ore 11 presso la Sala Consigliare del Comune di Alassio.
Di seguito le trame dei libri finalisti.
Benedetta Cibrario – “Il rumore del mondo” (Mondadori)
L’ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra, sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando, dopo essere stata vittima del vaiolo, arriva a Torino, Anne è molto diversa. La vita coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone. Tra i due si stabilisce un’imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la vita appartata e operosa che vi conduce. La storia della famiglia Vignon si intreccia ai fili dello spirito del tempo, e non di meno a quelli della seta. Anne Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora nato. Progressisti e conservatori, al di là degli schieramenti politici, si trovano davanti alla necessità di rispondere al cambiamento. L’Italia appare, vista da lontano, vista come utopia e come sfida.
Guido Conti – “Quando il cielo era il mare e le nuvole balene” (Giunti)
Che la pianura fosse il fondo del mare è una favola affascinante per Bruno, bambino che vive in una grande corte a ridosso dell’argine del fiume Po con nonno Ercole e nonna Ida. Bruno cresce incantato dalle storie che vive e che sente raccontare. Poi un giorno, in mezzo ai campi, appare un uomo che arriva a piedi con una valigia: è l’Americano, il padre assente, l’eroe ambiguo che segnerà per sempre la sua adolescenza. Tra le magiche nebbie del Po conosce anche Laura, una ragazzina sveglia e intraprendente con cui vivrà l’esperienza della guerra, l’arrivo dei tedeschi lungo il Po, i primi incanti di un sentimento che non sa ancora definire e poi lo sfollamento e il trauma della separazione. Bruno, diventato grande, tornerà a cercare i ricordi di un’infanzia vissuta intensamente tra sogni e immaginazioni, e incontrerà una donna, Betty, affascinante e seducente, che lo metterà di fronte a tante verità difficili da accettare.
Claudia Durastanti – “La straniera” (La nave di Teseo)
Figlia di due genitori sordomuti, legati da un rapporto passionale ed esplosivo, emigrata da un paesino lucano a New York a solo sei anni, Claudia ha vissuto un’infanzia molto lontana dai canoni della tipica famiglia italiana, fino a cercare un’indipendenza e un’identità da adulta prima nella Capitale, poi in Inghilterra. In un susseguirsi di montagne russe emotive, di paesaggi e linguaggi da apprendere e dimenticare, questo libro è il racconto appassionato di un’educazione sentimentale contemporanea, in viaggio dal passato fino ai luoghi d’emigrazione dove fuggono le menti migliori delle nuove generazioni. Si racconta come si cresce, si vive e si ama senza radici o forse con troppe, disorientati dalle distinzioni sociali e dalla lotta per il benessere.
Pier Paolo Giannubilo – “Il risolutore” (Rizzoli)
La scandalosa storia della leggenda nera Ruggero Manzoni, pronipote di Alessandro e cugino di Piero, in bilico tra realtà e allucinazione. Dalla militanza nella Bologna in rivolta del Settantasette al reclutamento nei Servizi, dall’estrema sinistra a Terza posizione, dal Libano all’Afghanistan, passando per la Cecoslovacchia e la Bosnia, tra fiumi di alcol e guerre sporche, omicidi su commissione, missioni impossibili e sogni d’artista, si compone il ritratto di un irregolare scapigliato e oltraggioso, eppure disposto a tutto pur di restare umano
Marino Magliani – “Prima che te lo dicano altri” (Chiarelettere)
Prima di essere un cacciatore e bracconiere, Leo Vialetti è stato un bambino della Val Prino nell’Italia del boom che qui non è mai arrivato, una Liguria di frontiera che vede il mare per sbaglio e in cui crescere senza padre significa diventare grandi troppo presto. L’unico adulto che sembra volersi prendere cura di lui è uno straniero, un argentino, Raul Porti, che gli dà ripetizioni scolastiche e gli insegna ad amare e rendere fertile la terra, prima di sparire improvvisamente. Quando Leo deciderà di comprare all’asta la vecchia villa di Raul Porti, ciò che scoprirà lo costringerà a perdere un mezzo amore appena sbocciato e partire alla cieca per l’Argentina, per capire dove e come sia finito l’uomo più importante della sua vita, proprio nei giorni più terribili del Novecento sudamericano, quelli dei desaparecidos…
Nadia Terranova – “Addio fantasmi” (Einaudi)
Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Ida si vede così costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era appena un’adolescente. Ventitré anni prima suo padre è scomparso. Non è morto, semplicemente è diventato, da un giorno all’altro, assente. Su quella perdita si sono imperniati i silenzi con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con un marito, rimasto a Roma. Ma oggi, fra insonnie allucinate e strazianti ricordi, deve trovare un modo per elaborare il lutto e far uscire il padre di scena.