Un bando pubblico per attivare una guardia-medica turistica e garantire l’assistenza e il presidio socio sanitario anche durante i fine settimana o i giorni festivi. Il Comune di Alassio ha reagito così alla scadenza del contratto Regione-Alassio Salute che per 15 anni ha garantito un servizio socio assistenziale di primissimo livello nella Città del Muretto e sul cui esempio erano sorti su tutto il territorio nazionale poliambulatori di medicina generale e specialistica.
“Siamo una cittadina a vocazione turistica che peraltro non ha sul proprio territorio un presidio ospedaliero – il commento di Fabio Macheda, Assessore alla Sanità del Comune di Alassio – scaduto il contratto che garantiva la continuità assistenziale nella nostra città, e che di fatto limitava il servizio a poche ore al giorno, ci siamo subito adoperati per verificare possibili soluzioni e attivare tavoli di confronto con la Regione Liguria. L’obbiettivo che avevamo ben chiaro e condiviso anche con le minoranze in Consiglio, era che la città di Alassio non poteva rinunciare al servizio fornito da Alassio Salute. Di qui l’idea del bando e soprattutto lo straordinario rapporto di collaborazione che si è instaurato con il centro che per tre mesi, fino all’esperimento della gara, ha comunque garantito a proprie spese la continuità assistenziale, il Cupa, il centro prelievi…”
“Riteniamo – aggiunge Angelo Galtieri, Assessore al Turismo del Comune di Alassio – che questo servizio abbia anche una straordinaria valenza turistica. Sono molti quelli che prima di prenotare un albergo verificano la vicinanza ad un centro medico, piuttosto che richiedono servizi infermieristici o di analisi. Anche sotto il profilo turistico il lavoro svolto dal centro medico Alassio Salute è un valore aggiunto che, in questo momento, a causa delle politiche sanitarie regionali, solo il Comune di Alassio riesce ad offrire. Codici bianchi, codici verdi: il tocco di una medusa, la distorsione giocando sulla spiaggia… la bella stagione e il mare si sa hanno le loro insidie”.
Il contributo comunale di 30mila euro, iva compresa, è il quid che permette dunque la continuità assistenziale nei fine settimana, nei festivi e nelle pause pranzo.
“In questi giorni abbiamo registrato spiacevoli dichiarazioni da parte dell’Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Sonia Viale che avrebbe dichiarato di aver interrotto il finanziamento ai centri medici per non pagare due volte lo stesso servizio. Trasecolo! Intanto se così fosse la regione dovrebbe verificare i propri bilanci degli ultimi 15 anni posto che è proprio la Regione ad aver finanziato i centri. Ma la dichiarazione, ovviamente, dimostra che l’Assessore non ha ancora compreso cosa di fatto la regione ha finanziato in questi anni. Avremo sicuramente modo di chiarire e di proseguire nella difesa di un servizio per noi fondamentale, nella speranza che anche la regione comprenda proprio l’economicità del sistema di questa preziosa realtà”.
“Siamo felici di riprendere – aggiunge il Dott. Francesco Bogliolo, presidente di Alassio Salute – anche se di fatto non abbiamo mai veramente sospeso il servizio e per questo terrei a ringraziare non solo i miei colleghi medici, ma anche tutto lo staff delle segreterie del centro. Non è stato facile in questi mesi riorganizzarsi, ma siamo felici di esserci riusciti, consapevoli di aver svolto un servizio alla città. Accanto ai servizi già noti: Cupa e Prelievi, ambulatori di emergenza, codici bianchi e verdi, medicina generale e specialistica, ambulatorio infermieristico, consulenze mediche, anche reperibilità odontoiatrica. Addirittura il Cupa sarà aperto il pubblico anche il sabato mattina per prenotare esami e visite mediche. Siamo felici di poter proseguire su un percorso iniziato quindici anni fa, migliorandolo, adeguandolo alle esigenze. Felici anche della collaborazione con il Comune di Alassio che si sta allargando anche alle scuole cittadine con progetti di educazione alimentare”
Presenti alla conferenza stampa anche i bambini delle scuole Maria Ausiliatrice che hanno partecipato al progetto “La Merenda senza Fornelli” un percorso educativo e interattivo per conoscere il valore nutrizionale degli alimenti che vengono consumati abitualmente.