“Considerato che i Pud sono strumenti di programmazione delle amministrazioni, che hanno iter complessi dove il momento focale è il dibattito consiliare, che ancora non c’è stato, ritengo necessario chiarire le motivazioni che hanno prodotto queste modifiche”
Francesca Schivo, Consigliera incaricata al Demanio del Comune di Alassio, entra nel merito della questione spiagge a seguito del rincorrersi di notizie sui media locali degli ultimi giorni.
“Vorrei fare chiarezza – commenta – affinché sia chiaro il contesto nel quale sono maturate determinate riflessioni e proposte operative. Dal momento nel quale la spiaggia libera attrezzata posta in corrispondenza di piazzetta D’Amico con un fronte di ml. 17.10 è stata trasformata in spiaggia completamente libera, in quel tratto, si sono verificati a decine episodi spiacevoli: risse, schiamazzi notturni e utilizzo della spiaggia quale dormitorio e/o accampamento. Le forze dell’ordine, più volte chiamate a intervenire per sedare i disordini, interpellate in proposito si sono dichiarati propensi al decentramento della spiaggia libera. La cittadinanza e l’intero borgo Barusso in un documento inviato in campagna elettorale a tutti i candidati sindaci, avevano già richiesto tale spostamento”.
“Questi i fatti – aggiunge Francesca Schivo – la fotografia di una situazione che ha posto le premesse alla ricerca di una soluzione che, nel tutelare il decoro e la sicurezza del centro di Alassio, consentisse anche un miglioramento dell’offerta di spiagge libere e libere attrezzate”.
Incontri in Regione, riunioni con i rappresentanti dei concessionari, mesi di confronti per giungere a un piano condiviso.
“L’idea, che sarà presentata al prossimo Consiglio Comunale – prosegue la Consigliera – è quella di traslare la concessione dei Bagni Corner Beach – struttura i cui servizi sono posti sotto la passeggiata Ciccione e vedono la presenza di un bar, di numerose cabine in muratura e di un numero adeguato di bagni e docce – e l’attigua concessione del Comune di Busto Arsizio – anch’essa con strutture poste sotto la passeggiata – per consentire la realizzazione di una spiaggia libera attrezzata e di una spiaggia completamente libera in adiacenza con un fronte complessivo di circa 120 metri”.
“In queste traslazioni – prosegue Schivo – la superficie in concessione alla spiaggia libera attrezzata n 8 rimane inalterata, mentre aumenta quella di spiaggia libera. In sintesi si è cercato di ricreare la medesima situazione, molto gradita ai residenti, che troviamo a levante del golfo nella spiaggia libera attrezzata 1 (ex Adelasia)”
I vantaggi che la città di Alassio ricaverebbe da questa nuova situazione sono evidenti: la prima che le due concessioni private oggetto di trasferimento perdono metri lineari di fronte mare, in favore di un consistente aumento del fronte di spiaggia libera; la seconda sta nella possibilità di garantire una maggiore sicurezza in mare e notturna poiché la nuova postazione consentirebbe anche una chiusura nelle ore notturne. Non ultima la possibilità di un miglior servizio all’utenza vista la presenza di cabine wc, docce e spogliatoi in muratura ed un bar, che tra l’altro giustificherebbe appieno l’impedimento di cucinare cibi nelle spiagge libere a differenza di quanto registrato gli scorsi anni.
Inoltre per la nuova collocazione è prevista l’installazione di un impianto per l’accesso dei disabili che ad oggi in passeggiata Ciccione non esiste.
“Per quanto attiene ai vantaggi eventuali che il Comune di Busto Arsizio ricaverebbe da tale spostamento – è la conclusione di Francesca Schivo – va ricordato che diminuisce il fronte della concessione nonostante ne aumenti di poco la superficie, mentre il principale vantaggio che ne ricava è una maggior vicinanza alla propria colonia, vicinanza che avvantaggia sia i piccoli bustocchi ma anche i nostri piccoli alassini, considerato che negli ultimi anni il campo sole organizzato dal Comune di Alassio ha trovato spazio proprio nella spiaggia di Busto Arsizio. A questo punto dire che le previste modifiche del Pud vadano a premiare il comune di Busto Arsizio senza valutarle nella loro interezza appare come una polemica sterile e improduttiva”.