La determina è la 774 del 28 dicembre 2018 ma è proprio in questi giorni che Società Cooperativa E.r.i.c.a. ha completato i sopralluoghi necessari per la stesura di un nuovo progetto del servizio di gestione integrata dei rifiuti e di pulizia del territorio del Comune di Alassio”.
Tale è infatti l’incarico che l’amministrazione comunale ha voluto affidare per ridisegnare la mappa e il ciclo dei rifiuti nella città.
“Come è scritto nella determina di affidamento dell’incarico – spiega Giacomo Battaglia, Assessore all’Ambiente del Comune di Alassio – si tratta di un incarico di progettazione affidato in previsione della scadenza del vigente appalto, prevista per il 14 luglio di quest’anno. In questi giorni ho personalmente accompagnato, insieme ai responsabili dell’Ufficio Ambiente, i referenti della Società E.r.i.c.a. in città e nelle frazioni, a monte e a valle della ferrovia”.
“Abbiamo segnalato alcune precise esigenze – spiega ancora Battaglia – rispetto a controlli e isole ecologiche automatizzate dotate di trasponder in vista della futura tariffazione puntuale. Dovranno prevedere una campagna informativa dettagliata e personale qualificato per verifiche e controlli, magari anche con apposite telecamere.”
“Ma soprattutto – aggiunge l’Assessore – quello che dovranno fare è trovare una soluzione per uniformare il sistema di raccolta a monte e a valle della ferrovia e regolamentare la raccolta per le attività commerciali e i ristoranti nelle zone più sensibili come le passeggiate a mare il centro storico, dove sono state riscontrate le maggiori criticità”
“Entro la metà di febbraio E.r.i.c.a. – conclude Battaglia – dovrà presentare due proposte: una che prevede una gestione “in house” attraverso una delle società a partecipazione pubblica già attive sul territorio, la seconda invece attraverso una gara europea. L’orientamento attuale, come peraltro già dichiarato dal sindaco nelle scorse settimane – è di gestire il prossimo servizio di gestione integrata dei rifiuti e della pulizia del territorio, in house”.
“E’ evidente – commenta infine il primo cittadino Marco Melgrati – che la sperimentazione avviata dalla precedente amministrazione è miseramente fallita. Lo dicono i numeri, e lo dice il buon senso. L’aver voluto un porta a porta spinto con centinaia di contenitori che hanno invaso la collina e portato all’esasperazione gli abitanti a monte della ferrovia è stato il primo devastante problema. Il successivo quello di mettere la testa sotto la sabbia sulla reale criticità della differenziazione a valle, dove vive l’altra metà degli alassini e batte il cuore pulsante dell’economia turistico ricettiva e commerciale, per i quali il progetto non ha previsto un adeguato sistema di raccolta differenziata, ma cassonetti con chiave per inibirli ai montani; chiavi che poi non sono mai state utilizzate né consegnate per scongiurare una ribellione popolare proprio in campagna elettorale. Di qui l’idea di ripartire da zero, facendo comunque tesoro degli errori che sono stati commessi dalla passata amministrazione”.