Grande partecipazione, oggi ad Alassio, nella parrocchia di Sant’Ambrogio, per le celebrazioni di San Sebastiano, santo patrono della Polizia Municipale. Erano presenti il comandante della Polizia Municipale di Alassio Francesco Parrella, il Sindaco Enzo Canepa, componenti dell’amministrazione e del consiglio comunale, e numerose altre autorità.
“Un doveroso ringraziamento a Mons. Angelo De Canis, parroco di Sant’Ambrogio, che ci ospita anche oggi e normalmente ci coinvolge in occasione delle cerimonie parrocchiali più importanti. Medesimo sentimento anche alla corale e a tutti i gentili ospiti intervenuti. Grazie al Sindaco e all’Assessore delegato, che ci indirizzano all’interno dei confini dove svolgere prioritariamente le nostre attività, ai dirigenti e a tutti gli amministratori di maggioranza, con i quali ci troviamo spesso a collaborare per assecondare, nei limiti delle nostre competenze, l’azione amministrativa”, ha affermato il comandante Parrella, nel suo discorso. “Un doveroso ringraziamento per la loro presenza ai consiglieri di minoranza, che suggellano quanto ripetiamo da sempre. è la città, tutta, ad avere un Comando di Polizia Municipale determinato a svolgere i propri compiti, soprattutto quelli di vigilanza e controllo nel primario interesse della collettività residente e operosa che la abita, e dei tanti turisti che regolarmente la affollano.
Grazie alla presenza anche, e forse soprattutto, agli amici e colleghi delle altre Forze di Polizia: senza una collaborazione continua e generosa, pur nelle peculiarità definite delle rispettive competenze, e considerati i limiti condivisi del tempo attuale, non si potrebbero ottenere i risultati di presenza sul territorio, di quantità e qualità dei servizi svolti e dei risultati ottenuti che caratterizzano senz’altro anche le statistiche degli altri comandi oggi rappresentati.
È sempre questa un’occasione indifferibile per porre cenno e attenzione sulle attività svolte nell’anno appena trascorso dal corpo che mi pregio di dirigere, con l’intento di evidenziare per mezzo dell’oggettività inequivocabile dei numeri, l’opera, che definirei senza enfasi valorosa, delle donne e degli uomini che compongono l’organico del nostro comando. purtroppo, l’ambiguità del nostro inquadramento ci espone, come categoria e a livello nazionale, a critiche spesso pretestuose da chi ci vede ancora come impiegati in divisa alla ricerca spasmodica di indecifrabili infrazioni al Codice della Strada da elevare col fine unico di incidere positivamente sui bilanci degli enti. In realtà, senza voler spendere alcuna energia per smentire malizie e maldicenze immeritevoli di attenzione, è invece assolutamente pacifico che le dinamiche sociali attuali, anche delle zone cosiddette provinciali come la nostra, assecondano sempre più stringenti esigenze da parte della collettività, volte alla percezione di un senso di ordine, decoro e sicurezza urbana sempre maggiore.
Patiamo carenze di organico incredibile, considerate le esigenze alle quali siamo chiamati. Abbiamo affrontato l’ultimo anno solare in 17 operatori a tempo indeterminato – di cui 4 a tempo parziale. Il 2016 vedrà l’uscita di un’ulteriore risorsa, il 2017 presumibilmente di un’altra ancora. Tutto, a fronte di una recente disposizione di legge clamorosamente tassativa e restrittiva in tema di assunzioni nella Polizia Locale, nell’ambito della redistribuzione dei dipendenti delle Province e degli enti di area vasta.
A fronte di ciò, e nonostante questo, sono comunque sensibilmente aumentate le contestazioni elevate ai sensi del Cds, che si attestano sulle 15000 annue. Diminuiscono i ricorsi, aumentano di molto i pagamenti nei primi giorni dalla contestazione: dati, questi, agevolati senz’altro dallo sconto del 30%, ma crediamo anche dalla bontà delle operazioni di accertamento, sempre più sollecitate da segnalazioni, esposti, richieste di intervento.
Delle 153 contestazioni a leggi, ordinanze e regolamenti vari, particolarmente numerose sono quelle in tema di polizia urbana – accattonaggio, antibivacchi, malgoverno di animali, tutela dell’arredo urbano, ecc.; non sono mancate attività volte a verificare e contestare problematiche molto sentite, quali le modalità di conferimento dei rifiuti, i rumori e le occupazioni di suolo pubblico nei cantieri edili, l’adempimento dei regolamenti sulle affissioni – anche quelle elettorali in occasioni delle consultazioni regionali dello scorso maggio – e sulla pubblicità. Le sanzioni elevate per il mancato rispetto del regolamento di attività commerciali pubbliche e sul commercio in sede fissa – in materia di saldi, vendite promozionali, esposizione prezzi, ma non solo – lungi dal volerle inquadrare quali azioni penalizzanti di settori imprenditoriali già colpiti abbastanza dalla crisi, sono volte invece alla ricerca di una condizione generale in cui non possa mai passare l’idea che può venire penalizzato l’operatore commerciale che rispetta le regole e che si attiene pedissequamente alle disposizioni di legge.
I 33 verbali nei confronti di commercianti ambulanti abusivi identificati – mentre 78 volte gli stessi sono scappati durante l’accertamento lasciando la merce, e parliamo ora solo di merce contraffatta – rientrano nell’attività operativa principe della stagione estiva: sono stati 157 i sequestri effettuati, di cui 127 nel solo ambito dell’iniziativa “Alassio è troppo bella per non essere vera: no al falso!”, svolta con apposite pattuglie balneari, in collaborazione con l’Associazione Bagni Marini e il consorzio Alassio Un Mare di Shopping.
L’infortunistica stradale con 63 sinistri rilevati di cui 40 con feriti e la Polizia Giudiziaria con 59 comunicazioni all’Autorità Giudiziaria con particolare attenzione alla materia dell’abusivismo edilizio, fungono da corollario a un’attività che vive oltre che di pianificazione, anche di imponderabili avvenimenti a cui bisogna necessariamente rispondere con prontezza e professionalità.
Mai è mancato l’ausilio in tema di manifestazioni pubbliche, sportive, turistiche e religiose, mai è venuto meno il controllo del territorio con le 145 segnalazioni inerenti la segnaletica stradale, le 265 per inconvenienti al suolo pubblico e i 196 accertamenti in seguito a esposti dei privati o richieste specifiche di altri settori dell’ente.
Ma un Comando di Polizia Municipale non è soltanto attività operativa. Altrettanto gravosa è la parte amministrativa, svolta negli uffici riorganizzati in modo da ottimizzare al massimo le risorse, pur nel rispetto delle tempistiche di legge e nell’ottica di assecondare e recepire sempre le istanze della cittadinanza: oltre all’attività di gestione dei procedimenti amministrativi seguiti all’elevazione dei verbali nell’ambito della collaborazione con la ditta appaltatrice del servizio, e alla necessaria attività di gestione e organizzazione del personale dipendente, sono state gestite 260 pratiche per oggetti rinvenuti, trasmessi 179 pareri di viabilità, rilasciati 121 permessi per invalidi ed emesse 191 ordinanze di traffico.
Il Comando si è dotato di tecnologie all’avanguardia per l’accertamento delle infrazioni, e presto lo farà anche per la gestione del personale. Investimenti sono programmati sulle uniformi e sui veicoli di servizio – per la verità, con la sola sostituzione della ormai storica Panda 4×4 con un modello analogo, ma di nuova generazione – convinti che la forma e la qualità della presenza siano fondamentali per rappresentare compiutamente l’istituzione pubblica dalla quale dipendiamo e per meritare la considerazione e il rispetto per la nostra professionalità.
Da ultimo, non posso esimermi dal ricordare l’eccezionale appuntamento organizzato in collaborazione con tutte le altre Forze di Polizia operanti sul territorio e rivolto a tutti gli istituti scolastici della città, e non solo. “Sulla strada giusta”, diciamocelo, è stato un evento straordinario nella sua unicità, nell’efficacia del suo messaggio, e nella qualità ed eterogeneità degli interventi. Sono state numerosissime le attestazioni di riconoscenza e stima ricevute, che ancora una volta voglio condividere con tutti coloro che hanno reso possibile un momento di così elevata portata formativa.
Concludo salutando le nostre famiglie e i nostri ex colleghi. La nostra storia, quella delle Guardie del Comune, poi Vigili Urbani e oggi Polizia Municipale di Alassio, l’abbiamo ricordata e celebrata nell’incontro “Alassio e la sua Polizia locale: storie di tutti i giorni” del dicembre 2014, anche attraverso i racconti dello storico comandante Tindaro Taranto, e deve mantenere una valenza fondamentale nel tessuto sociale della nostra città.
Proprio per questo, comunico che presenterò una richiesta formale alla Fondazione Berrino, affinché anche il Comando di Polizia Municipale possa avere una propria piastrella esposta sullo storico Muretto di Alassio. Un gesto simbolico che, qualora venga recepita positivamente l’istanza, potrà consentire a chi ha vestito, veste, e – ci auguriamo – vestirà la nostra divisa di avere una considerazione e una gratificazione ulteriore a ripagarlo dell’impegno diuturnamente profuso al servizio della città di Alassio”.