Raccontare una città nella sua interezza non è semplice. Seguendo le tracce del passato più o meno recente in questi giorni è possibile immaginare la vita e le scelte degli abitanti dei secoli scorsi che hanno plasmato l’Alassio che conosciamo oggi.
Camminando nel centro i volontari del FAI racconteranno lo sviluppo della città, trasformatasi da borgo di pescatori ad ambita meta turistica.
Attraversando il famoso “budello” i ciceroni indicheranno le case, i palazzi cinque-seicenteschi e le architetture recenti. Sapranno anche ricreare con il loro racconto gli edifici scomparsi o i progetti mai realizzati.
Ancora domani, domenica 16 ottobre, i volontari del Fai condurranno gli appassionati d’arte, architettura e urbanistica che vorranno aderire all’invito attraverso un percorso pedonale alla scoperta della storia di Alassio. In particolare, l’itinerario toccherà i luoghi iconici degli anni del ‘boom’ come il Muretto e il caffè Roma, le testimonianze delle trasformazioni ottocentesche come il Palazzo Comunale e il nucleo originale di età moderna raccolto intorno al ‘budello’.

“Per rendere ancora più dolce la visita – aggiunge Fabio Macheda, Assessore al Commercio del Comune di Alassio – abbiamo pensato di aggiungere un piccolo omaggio, anch’esso parte integrande della storia della nostra città, ovvero i nostri Baci di Alassio”.